
4634 – Perception – The Mountain within
di Philippe Woodtli (Svizzera, 2016, 27′)
Sul Monte Rosa prende vita il nuovo sogno della “donna uccello”,
Géraldine Fasnacht: scendere in snowboard lungo il canalone
Marinelli, il più lungo delle Alpi, e volare con la tuta alare dai 4634
metri della Punta Dufour. Attraverso questa emozionante impresa,
Géraldine ci svela la sua concezione della montagna e la sua filosofia.

A line across the sky
di Josh Lowell e Peter Mortimer (USA, 2015, 40 minuti)
La traversata del Fitz Roy è una delle imprese più ambite dell’alpinismo
moderno: un duro viaggio attraverso sette impervie cime e 4000
metri di dislivello. Il film segue Tommy Caldwell e Alex Honnold in
questa avventura appassionante – e a tratti divertente – premiata
con il Piolet d’Or.

Afterglow
di Tommaso Di Paola e Jack Webber (Regno Unito, 2016, 6 minuti)
“Afterglow” segue la fotografa e nuotatrice Vivienne Rickman Poole
mentre affronta le acque dei laghi del Parco Nazionale di Snowdonia,
in Galles. Vivienne racconta i suoi pensieri e le sue esperienze,
svelando al pubblico il suo intimo rapporto con la natura selvaggia
e l’acqua gelida.

Aisthan
di Kevin Kok (Italia, 2017, 8 minuti)
In questo cortometraggio, il protagonista Aishtan (dal greco antico
aisthanomai, “percepire attraverso i sensi”) affronta il suo Io
interiore, utilizzando il funambolismo come mezzo per confrontarsi
con l’esistenza: in equilibrio sopra l’abisso, con grazia e cautela.

Alptraum – The last great adventure
di Manuel Lobmaier (Svizzera, 2016, 88 minuti)
Staccare un po’ la spina e vivere nella natura. Questo è l’obiettivo di
due amici d’infanzia, Manu e Robin, che decidono di trascorrere l’estate
in montagna, gestendo un alpeggio. Ma poco a poco il loro sogno
svanisce: l’ambiente inospitale, la rivalità per una bella pastora,
la malattia e la morte del bestiame mandano in frantumi l’immagine
idilliaca della montagna e li obbligano ad un brusco risveglio

Annapurna III – Unclimbed
di Jochen Schmoll (Austria, 2016, 12 minuti)
“Annapurna III – Unclimbed” documenta la spedizione del 2016 di
David Lama e degli alpinisti austriaci Hansjörg Auer e Alex Blümel
in Nepal, fra momenti di stanchezza, ansia e pericolo, per tentare di
risolvere uno dei grandi puzzle dell’alpinismo mondiale: l’inviolata
cresta Sud-Est dell’Annapurna.

Arctic Superstar
di Simen Braathen (Norvegia, 2016, 72 minuti)
Il rapper lappone Nils Rune Utsi – aka SlinCraze – vive con sua madre
a M.ze, una cittadina quasi disabitata della Norvegia settentrionale.
Nils sogna di vivere della sua musica e diventare famoso, mentre
canta davanti a pochi spettatori, in luoghi sperduti, spesso gratuitamente.
Il suo problema . che meno di 20.000 persone nel mondo
capiscono il Sami, la lingua in estinzione in cui scandisce i suoi rap.

Citadel
di Alastair Lee (Regno Unito, 2015, 60 minuti)
Ribattezzata “la montagna di Dio”, la splendida cima Citadel è situata
in uno degli angoli più remoti e inesplorati della Catena dell’Alaska:
le Neacola Mountains. Matt Helliker and Jon Bracey affrontano
la prima ascensione dei 1200 metri della cresta Nord-Ovest: un’impresa
incredibile, magistralmente filmata in 4K.

Dusk Chorus – Based on Fragments of Extinction
di Nika Šaravanja e Alessandro D’Emilia (Italia, 2016, 68 minuti)
Un viaggio sonoro unico, nel cuore della foresta Amazzonica, in Ecuador.
Un’esperienza sensoriale, poetica e scientifica in compagnia del
ricercatore e compositore eco-acustico David Monacchi, colto nel suo
tentativo di registrare, per la prima volta in 3D, il patrimonio acustico
di un ecosistema antico e ricchissimo di specie, alla scoperta dei
“frammenti sonori in via di estinzione”.

Freedom under load Sloboda pod ná kladom
di Pavol Barabás (Slovacchia, 2016, 58 minuti)
“Freedom under load” ci porta fra i più anziani portatori degli Alti
Tatra, che salgono ogni giorno ai rifugi con i rifornimenti. Con centinaia
di chili sulle spalle, affrontano temporali e bufere di neve. Il
loro duro lavoro non è solo una professione, ma anche una via verso
la pace interiore.

Furia
di Marcello Vai (Italia, 2016, 73 minuti)
Fulvio vive in montagna fin da bambino. Rimasto orfano a 12 anni,
viene affidato agli zii e cresce in un ambiente violento. Vent’anni
dopo, decide di affrontare i demoni del suo passato: se ha smesso
con la droga e l’alcool può fare tutto, anche partecipare alla gara di
endurance trail più massacrante al mondo, il Tor des Géants.

Il passo
di Mattia Colombo, Francesco Ferri e Alessandra Locatelli (Italia, 2016, 52 minuti)
Gabriele ha 13 anni e una forte volontà di mettersi alla prova. Sceglie
di trascorrere l’estate in montagna per prendersi cura del bestiame e
tornare a casa cambiato. Ricco di scene forti e momenti d’inaspettata
tenerezza, “Il passo” è un’insolita storia di crescita e maturazione,
ambientata in un mondo destinato a scomparire.

Jean Troillet – toujours aventurier
di Sébastien Devrient (Svizzera, 2016, 55 minuti)
Sul Mont Dolent, in un piccolo bivacco, il famoso scalatore Jean
Troillet ripercorre i momenti salienti della sua carriera, in compagnia
dell’amico regista Sébastien Devrient. Numerosi ospiti fanno loro visita,
per condividere ricordi, aneddoti, confidenze e rendere omaggio
ad un uomo libero ed entusiasta, che, a 68 anni, è ancora alla ricerca
di nuove avventure.

K2 and the invisible footmen
di Iara Lee (Pakistan/USA/Brasile, 2015, 54 minuti)
La filmmaker Iara Lee e il suo team documentano la vita dei portatori
indigeni del Gilgit-Baltistan in Pakistan. Questi eroi dell’alpinismo
rendono possibile l’ascesa al K2, la seconda montagna più alta del
mondo. Tra scenografie mozzafiato, il film ritrae il coraggio e i sacrifici
quotidiani di questi portatori misconosciuti.

Kilian
di Mike Douglas e Antony Bonello (Canada, 2016, 14 minuti)
Kilian Jornet è considerato il più grande fondista di corsa in montagna
di sempre. Ma lui non si considera un semplice runner. Seguiamo
Kilian, nei dintorni della sua nuova casa in Norvegia, mentre si appresta
a correre e sciare in un solo giorno le sette cime di Romsdalen, un
percorso di 77 km e 9000 m di dislivello.

L’ultima risalita
di Alessandro D’Emilia (Italia, 2017, 6 minuti)
Il 26 settembre 2015, il team di AQ Production ha seguito le Lepri
nella loro avventura sul monte Cristallo. A 3000 metri, nel cuore
delle Dolomiti, è stata posizionata la prima highline su una cima,
battezzata “Cristallina”. La storica ovovia che conduceva alla forcella
Staunies, dopo la chiusura invernale, non ha più riaperto, rendendo di
fatto quella delle Lepri “L’ultima risalita”.

La scelta di Quintino
di Gabriele Carletti (Italia, 2017, 20 minuti)
Durante l’inverno Quintino Corradini non ha acqua corrente né l’elettricità.
Anche la luce del sole rimane un pallido ricordo per almeno
tre mesi. Eppure, a 93 anni, Quintino resiste nel suo casolare isolato
ad Arodolo, nella Valle di Fiemme. Un cane e le capre sono la sua unica
compagnia. Resiste perché – dice – la vita in città lo avrebbe ucciso.
E resiste per mantenere viva la memoria dei compagni partigiani.

Le passage – Il passaggio
di Pietro Bagnara (Italia, 2017, 73 minuti)
Chi sta sui confini delle Alpi lo sa bene: le montagne sono un luogo
di passaggio, da attraversare o superare, con un movimento costante
attraverso i suoi valichi. “Le passage – Il passaggio” è il racconto della
storia e della vita quotidiana di due vallate fra Italia e Svizzera.

Molecole
di Veronica Fantini e Patrik Nicotera (Italia, 2016, 28 minuti)
“Molecole” nasce dalla necessità di entrare nelle maglie del tessuto
sociale, puntando l’obiettivo sui suoi elementi di coesione. E lo fa
guardando al lavoro e alla vita di alcune operatrici sociali. Tre donne
diverse tra loro per età e compito. Tre donne, che si muovono in quel
territorio promiscuo dove lavoro e vita personale sono divisi da una
linea sottile.

Monviso mon amour
di Fabio Gianotti (Italia, 2016, 32 minuti)
Il 22 luglio 1975 il maestro di sci di Limone Piemonte Nino Viale
affrontò per la prima volta in assoluto la parete nord del Monviso,
scendendo, per scommessa e senza alcuna esperienza, lungo il vertiginoso
canale Coolidge. Quarant’anni dopo, cinque ragazzi decidono
di ripetere l’impresa. Li accompagna Stefano De Benedetti, mito dello
sci estremo.

Mistery monkeys of Shangri-La
di Jacky Poon (Cina/Austria/USA, 2015, 60 minuti)
Nascoste nelle profondità dell’Himalaya e minacciate di estinzione,
le scimmie Shangri-La vivono a 4000 metri sopra il livello del mare,
nella provincia dello Yunnan, in Cina. Il loro naso all’insù, le loro grandi
labbra rosse e il loro aspetto profondo ispirano mistero e dolcezza.
Una storia commovente che ha come protagonisti questi animali incredibilmente
affascinanti.

Riders on the storm
di Franz Walter (Germania, 2016, 20 minuti)
Un anno dopo la caduta del Muro di Berlino, una spedizione tedesca
si è recata in Patagonia, per aprire una nuova via sulla Torre Central.
Venticinque anni dopo, Mayan Smith-Gobat e Ines Papert uniscono
le loro forze per tentare di liberare “Riders on the storm”. Tra rocce,
ghiaccio e violente bufere, le due alpiniste cercano di trovare la propria
strada nella natura selvaggia.

Sagre balere
di Alessandro Stevanon (Italia, 2017, 75 minuti)
Omar è una vera icona per gli appassionati della musica da ballo,
capace di riempire con migliaia di spettatori piazze, locali e feste
di paese. Il film racconta la sua storia e il suo lungo tour in tutte
le regioni del Nord Italia, nel suo ventesimo anno di carriera. Una
vita tra pubblico e privato, simbolo di un’Italia minore, forse alle sue
battute finali.

Samuel in the clouds
di Pieter Van Eecke (Belgio, 2016, 70 minuti)
In Bolivia i ghiacciai si stanno ritirando. Samuel, un anziano operatore
degli impianti di risalita, guarda fuori da una finestra sul tetto del
mondo. Da generazioni, la sua famiglia ha vissuto e lavorato sulle
montagne innevate, ma ora la neve non cade più. Mentre gli scienziati
discutono e analizzano i minacciosi cambiamenti climatici, Samuel
prega gli antichi spiriti della montagna.

Santoalla
di Daniel Mehrer e Andrew Becker (USA, 2016, 82 minuti)
Martin e Margo – una coppia di ambientalisti olandesi- avevano solo
un sogno: coltivare la terra, lontano dai vincoli della società dei consumi.
Ma dopo essersi trasferiti nello sperduto villaggio spagnolo di
Santoalla, il rapporto con l’unica altra famiglia del paese si incrina e
innesca un crescendo di ostilità che sfocia nella misteriosa scomparsa
di Martin.

Senza possibilità di errore
di Mario Barberi (Italia, 2017, 60 minuti)
Lo scrittore Marco Albino Ferrari ci accompagna in un viaggio che
documenta, in un crescendo di emozioni ed esercizi mozzafiato,
l’addestramento delle donne e degli uomini del Corpo Nazionale del
Soccorso Alpino e Speleologico, la loro rigorosa preparazione e la loro
competenza.

Sherpa
di Jennifer Peedom (Australia, 2015, 95 minuti)
Il leggendario Sherpa Phurba Tashi si sta preparando a realizzare un
record, la ventiduesima scalata del Monte Everest, quando accade
l’impensabile: una valanga uccide 16 sherpa e la loro comunità si
unisce nel dolore e nella rabbia, per reclamare la montagna dall’industria
dell’avventura e riconsiderare la spiritualità, l’economia e le
implicazioni personali dello scalare (o non scalare) l’Everest.

Si va… Si va… documentario su una scalata perduta
di Francesco Ballo (Italia, 2017, 4 minuti)
Foto in bianco e nero di una montagna mitica. Una voce recitante sembra percorrere un diario lontano e perduto di una scalata senza fine nello sfuocato totale. Un film di finzione mostrato come un documento…
“Te l’avevo detto… Te l’avevo detto…”

The accord
di RC Cone (USA, 2016, 19 minuti)
Crescere in Islanda per un surfista è diverso che farlo in qualsiasi altra
parte del mondo. Non ci sono negozi di surf, guide o webcam. I surfisti
islandesi possono contare solo su se stessi e devono affrontare un
nemico insidioso: il vento dell’Atlantico settentrionale.

The botanist
di Maude Plante-Husaruk e Maxime Lacoste-Lebuis (Canada, 2016, 20 minuti)
Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, il Tagikistan è precipitato in
una devastante guerra civile. Quando una carestia colpisce la regione
montuosa del Pamir, Raïmberdi, un appassionato e ingegnoso botanico,
si costruisce da sé una piccola centrale idroelettrica, per aiutare
la sua famiglia a sopravvivere alla crisi.

The shepherdess of the glaciers La bergère des glaces
di Tanzing Dorjai Gya e Christiane Mordelet (Francia, 2016, 74 minuti)
Nella regione del Ladakh, da qualche parte nella valle di Gya-Miru, a
5000 metri di altitudine, vive una pastora con un gregge di 250 pecore
e capre. Tsering vive un’esistenza solitaria, tra gli animali, in un
ambiente estremo. Affronta le dure condizioni ambientali con un’incredibile
forza di spirito, preservando il tradizionale stile di vita. Ma
per quanto tempo potrà ancora farlo?

The sound of winter – La saison du silence
di Tizian Büchi (Svizzera/Belgio, 2016, 27 minuti)
Max è un contadino del Massiccio del Giura. Vive in una fattoria isolata
in un villaggio chiamato La Côte-aux-Fées, letteralmente “La
collina delle fate”. È inverno, il tempo si dilata e apre una finestra
sull’immaginazione.

To the unknown – Verso l’ignoto
di Federico Santini (Italia, 2016, 75 minuti)
Cosa spinge un individuo a patire freddo, disagi, intemperie, fatiche
inumane? Questa . la storia di un’avventura unica: tre anni dedicati
ad un progetto visionario, la prima salita invernale al Nanga Parbat.
Sullo sfondo di un paesaggio montano straordinario, fra sfide estreme
e amare sconfitte.

Une vie à apprendre
di Eloise Barbieri (Francia/Italia, 2017, 24 minuti)
Nonostante abbia perso l’uso delle gambe in un incidente in montagna,
Vanessa François continua a scalare, aiutata dai suoi amici.
Grazie alla loro solidarietà, decide di affrontare il Grand Capucin, un
monolito di quasi 4.000 metri nel massiccio del Monte Bianco. La
scalata diventa un viaggio dentro di sè, in cui scoprire che la sua
vera prigione non è la paralisi, ma quelle montagne che si rifiuta di
abbandonare.

Vergot
di Cecilia Bozza Wolf (Italia, 2016, 60 minuti)
Due fratelli, un padre esuberante, una madre invisibile, ma presente.
Una famiglia contadina, in una valle alpina dove tutti parlano un
dialetto stretto e greve. Gim, il fratello minore, ha scoperto con fatica
di essere omosessuale, ma il mondo che lo circonda non riesce ad
accettarlo, per primo suo padre.

Viaggio a Montevideo
di Giovanni Cioni (Italia, 2017, 55 minuti)
“Il film è nato dai sopralluoghi effettuati in Valle d’Aosta… L’ ispirazione
proveniva dal materiale ‘cinematografico’ dei Canti Orfici di
Dino Campana, strati di tempo che si sovrappongono alla materia
musicale degli elementi, all’acqua, alla terra, alla pietra, al fuoco…
visioni di fuga e vagabondaggi. . . Una fuga dal mondo, una ricerca
del mondo… ”.

W
di Steven Schwabl(Canada, 2016, 29 minuti)
Un uomo si trasferisce dalla montagna in città, in un appartamento
di fronte ad un enorme insegna pubblicitaria rossa, a forma di W. Ossessionato
da quel simbolo e dagli enigmatici interrogativi che esso
gli suscita, decide di scalarlo, ispirandosi alla celebre salita all’Everest
di Messner nel 1980.

Words of caramel
di Juan Antonio Moreno (Spagna, 2016, 21 minuti)