L’AVVENTURA NON FINISCE QUA dialogo fra vette e flutti

MERCOLEDI 8 AGOSTO, ORE 21:00
Centro Congressi, Valtournenche

con Giovanni Soldini e Hervé Barmasse
conduce Luca Castaldini (Gazzetta dello Sport)
Due uomini d’avventura, capaci di sognare e far sognare, affrontando l’ignoto e le insidie della natura.
Due forme di viaggio: una orizzontale, attraverso mari e oceani, e una verticale, lungo pareti di roccia e di ghiaccio.
Giovanni Soldini ed Hervé Barmasse, punte di diamante della vela e dell’alpinismo italiani, incarnano, con le loro imprese e le loro concezioni, due versioni contemporanee del mito di Ulisse: cosa li muove alla ricerca di sempre nuovi limiti e di orizzonti non ancora esplorati? Cosa accomuna due mondi apparentemente così lontani? Quali sono le sfide che devono ancora affrontare gli uomini (non solo) d’avventura del ventunesimo secolo?

Giovanni Soldini

Nasce a Milano il 16 maggio 1966 e comincia a fare vela fin da bambino. Ha alle spalle 25 anni di regate oceaniche, tra cui due giri del mondo in solitario (l’Around Alone, vinto nel 1999 e il Boc Challenge del 1995, dove si qualifica secondo assoluto), sei Québec-Saint Malo, sei Ostar , tre Transat Jacques Vabre e più di 40 transoceaniche, con una collezione in- credibile di vittorie e piazzamenti. Ha stabilito importanti primati, come i record della Cadice-San Salvador (2012), della New York-San Francisco Gold Route (2013) e della Rotta del Tè, stabilito nel 2015 sulla tratta San Francisco-Shanghai. Il 23 febbraio 2018, ha portato a termine la Hong- Kong – Londra a bordo del trimarano Maserati Multi 70 in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi, riducendo di ben 5 giorni il precedente record della traversata.

Hervé Barmasse

Hervé Barmasse è un alpinista e regista di film di montagna (“Non così lontano”, “Linea continua”). Guida alpina del Cervino da quattro genera- zioni, il suo nome è legato a importanti ascensioni realizzate in tutto il mondo, dalle Alpi alla Patagonia, dalla Cina al Pakistan. Sulla sua mon- tagna di casa, il Cervino, Hervé ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove,prime invernali e prime so- litarie, ha compiuto più exploits. Si è reso protagonista di un’ascensione esemplare in Himalaya salendo in stile alpino la Parete Sud dello Shisha Pangma 8027m in appena 13 ore. “La montagna dentro” (2015) è la sua prima fatica letteraria. Un libro in cui l’alpinista viene dopo l’uomo che pure affronta imprese straordinarie.

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