Fabiano è perseguitato da incubi. È pieno di debiti, la malga che affitta per l’estate è fatiscente, e la vendita del formaggio di capra non più redditizia. I suoi pensieri tornano a un incidente mortale occorso l’anno precedente a un lavoratore clandestino macedone. La sua morte lo perseguita, perché sente di esserne almeno in parte responsabile.